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Marte

Sin dai secoli scorsi Marte è stato ritenuto sede di vita extraterrestre, grazie a delle errate valutazioni di alcuni astronomi del diciannovesimo secolo, che mal interpretando alcune strutture della sua superficie le scambiarono per ipotetiche opere irrigue. Leggende cancellate però dalle numerose sonde spaziali, che esplorando il suolo marziano hanno evidenziato come il pianeta sia inadatto alla vita, anche se sembra che in passato sia potuta esistere almeno qualche forma di sostanza organica.

Marte ed i satelliti

composizione di foto NASA-NSSDC

Infatti, dall'analisi di meteoriti cadute sul nostro pianeta, e che gli studiosi pensano essere dei frammenti di roccia scagliati nello spazio dall'urto di grossi meteoroidi con la superficie marziana, e successivamente catturati dall'attrazione gravitazionale della Terra, è venuta alla luce la presenza di composti organici che potrebbero appartenere a microrganismi vissuti nel passato.

Marte è dotato di due calotte polari di ghiaccio ben visibili con i telescopi che, seguendo l'andamento delle stagioni, si espandono e si restringono in concomitanza dell'arrivo dell'inverno e dell'estate marziana. La temperatura alla superficie varia notevolmente fra la notte ed il giorno, rimanendo comunque sotto lo zero a causa dell'atmosfera che è abbastanza rarefatta e composta prevalentemente da anidride carbonica con tracce di azoto e vapore acqueo. La superficie, che viene spesso spazzata da forti venti, è coperta da idrossidi di ferro i quali conferiscono il classico colore rossastro al pianeta.

Marte

foto JPL/NASA

Quasi certa ormai la presenza di piccole quantità di acqua congelata nel sottosuolo, lontano ricordo di quella remota attività fluviale che ha lasciato un certo grado di erosione in alcune rocce, formando una rete di canyon che si estende anche per migliaia di km.

Marte è inoltre sede di uno dei più alti vulcani conosciuti nel sistema solare, il Monte Olympus (24 km di altezza), che pare ormai aver cessato ogni attività.

L'asse di rotazione è inclinato di 25°, e volge verso il Sole alternativamente l'emisfero settentrionale e quello meridionale, causando quindi un ciclo stagionale come sulla Terra.

Due sono i satelliti di Marte, Phobos e Deimos, entrambi di piccole dimensioni, e collocati su orbite equatoriali poste a breve distanza dal pianeta. Sulla loro origine svariate sono le ipotesi, ma la più accreditata li fa risalire ad asteroidi catturati dal campo gravitazionale marziano.

Satelliti di Marte

composizione di foto NASA-NSSDC

La visibilità dalla Terra è maggiore quando Marte si trova all'opposizione che, per effetto del suo periodo orbitale e di quello del nostro pianeta, avviene ogni 780 giorni. Tuttavia, a causa dell'eccentricità dell'orbita, che porta il pianeta ad una distanza massima dal Sole di 250 milioni di km (afelio - 99 milioni dalla Terra) e minima di 207 milioni di km (perielio - 56 milioni dalla Terra), la migliore visibilità si avrà in una opposizione perielica, detta anche "grande opposizione", che si verifica mediamente ogni 16 anni.

Aspetti dell'orbita marziana

Pianeti