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InSight

InSight (Interior Seismic Investigations Geodesy Heat Transport) è una missione spaziale per l'esplorazione di Marte sviluppata dalla NASA, il cui lancio è avvenuto il 5 maggio 2018 alle ore 11:05 UT. Obiettivo della missione è investigare sulla struttura interna di Marte allo scopo di ricavare degli indizi sulle fasi più remote della formazione dei pianeti terrestri nella formazione del sistema solare. In particolare, rilevare l'attività sismica eventualmente presente sul pianeta, il flusso termico proveniente dal suo interno, le dimensioni del suo nucleo e il suo stato liquido o solido. Obiettivo secondario della missione è condurre uno studio sulla geofisica, l'attività tettonica e sugli impatti di meteoriti su Marte, dati che potrebbero fornire indicazioni utili anche per la comprensione degli stessi fenomeni sulla Terra.

InSight

foto JPL/NASA

La missione ha previsto l'atterraggio di un lander sulla superficie di Marte, precisamente in Elysium Planitia, una vasta regione vulcanica in prossimità dell'equatore, che è avvenuto il 26 novembre 2018 alle 19:54 UT. In origine era prevista una durata della missione di due anni (pari ad un anno marziano), a inizio 2021 è stata estesa di ulteriori due anni, sino a dicembre 2022.

Lander InSight

foto JPL/NASA

La sonda è dotata di due strumenti principali:

I sensori di vento e di temperatura, insieme ad un sensore di pressione ad alta risoluzione, monitorano le condizioni atmosferiche del sito di atterraggio, mentre un magnetometro misura i disturbi causati dalla ionosfera marziana. Il sistema di comunicazione in banda X della sonda è utilizzato inoltre per condurre il RISE (Rotation and Interior Structure Experiment) attraverso l'accurata determinazione della posizione della sonda. Infine, la sonda è stata dotata di due fotocamere in bianco e nero che vengono utilizzate per agevolare il posizionamento degli strumenti.

Il 14 aprile 2021 InSight è entrato in ibernazione d'emergenza in quanto i suoi pannelli solari erano coperti da polvere marziana in maniera tale che non permettevano un quantitativo sufficiente d'energia elettrica per l'utilizzo dei sensori del lander. A giugno 2021, per rimediare, il braccio robotico ha fatto cadere del terriccio marziano su di un pannello, aiutando il vento a portare via la polvere depositata. Questo ha consentito di guadagnare circa 30 Wh al giorno e di ritardare di qualche settimana lo spegnimento di alcuni strumenti.

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